Pavimento pelvico e gravidanza

La gravidanza pone notevoli sfide al pavimento pelvico, essenziale per sostenere il peso dell'utero. La prevenzione primaria, il massaggio perineale e la riabilitazione post-partum sono cruciali per preservare la salute e la funzionalità di questa regione. Scopri come prenderti cura del tuo pavimento pelvico durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto.

La gravidanza sottopone a un notevole sforzo tutta la muscolatura pelvica che deve sostenere il peso dell’utero gravido.  Sarebbe auspicabile che tutte le donne in gravidanza prendessero coscienza del proprio pavimento pelvico in modo da tonificare e irrobustire tale muscolatura che, tra l’altro, esercita un fondamentale ruolo nel meccanismo del parto naturale.

Prevenzione primaria

Il primo approccio è rappresentato dalla prevenzione primaria, una fase demedicalizzata che deve passare attraverso un’adeguata informazione con la finalità di ridurre l’insorgenza delle problematiche pelvi-perineali dopo il parto.

Lo scopo della prevenzione primaria è quello di mantenere le condizioni di benessere di un soggetto sano attraverso informazione, attività, interventi, azioni.

L’informazione durante la gravidanza prevede:

  1. Percorso di accompagnamento alla nascita
  2. Favorire stili di vita salutari in una visione olistica della salute
  3. Educazione minzionale (evitare vizi minzionali)
  4. Educazione alla defecazione (correggere la stipsi)
  5. Evitare il fumo
  6. Mantenere un peso adeguato
  7. Avere una buona presa di coscienza del pavimento pelvico (conoscere e riconoscere i muscoli del perineo)
  8. Adottare un rinforzo “selettivo” della muscolatura pelvica
  9. Saper individuare i segni dell’indebolimento muscolare
  10. Evitare sport ad alto impatto sul pavimento pelvico
  11. Evitare pesi eccessivi
  12. Mantenere una sana vita sessuale
  13. Favorire un percorso di riconoscimento della buona funzione perineale per il proprio benessere

Un tema importante di questa fase riguarda la postura:  in gravidanza l’aumento del peso dell’utero gravido favorisce l’instaurarsi di posture e cammino scorretti, si tratta di correggere delle anomalie posturali e impostare un corretto lavoro in sinergia fra le varie strutture ossee e muscolari di bacino, colonna vertebrale e pavimento pelvico.

In modo particolare i percorsi di accompagnamento alla nascita permettono alle donne in gravidanza di apprendere gli esercizi di base sul rinforzo del pavimento pelvico in modo da potersi esercitare autonomamente. È bene, soprattutto all’inizio, farsi seguire da un’ostetrica che sia in grado di correggere eventuali dissinergie addominali e anomali pattern respiratori.

Una volta apprese le tecniche di base, la donna può tranquillamente ripetere gli esercizi da sola, più volte al giorno.

La conoscenza del pavimento pelvico contribuisce ad aver un approccio olistico del percorso nascita favorendo la partecipazione attiva della donna alle varie fasi del travaglio e al periodo espulsivo.

Il massaggio perineale

Il pavimento pelvico, nel corso della vita di una donna, subisce molti cambiamenti ed eventi stressanti. La gravidanza, il parto, gli aumenti cronici della pressione addominale, dovuti a lavori o sport pesanti, stitichezza o tosse cronica, la predisposizione familiare o semplicemente il sopraggiungere della menopausa, possono comprometterne l’integrità, con ripercussione sul suo funzionamento.

Il massaggio perineale consente, dunque, una graduale dilatazione del canale vaginale e della muscolare contratta attorno a esso.

Il massaggio può essere proposto come valido aiuto per ripristinare la microcircolazione, favorire il rilassamento e la consapevolezza di quest’area, migliorare l’impedenza dei tessuti e agire come valido metodo per alleviare il dolore.

Si tratta di imparare un massaggio da effettuare con oli di origine naturale. Un perineo elastico riduce notevolmente la percentuale di episiotomie.

Come eseguire il massaggio perineale

Prima di iniziare è necessario trovare un ambiente tranquillo e assumere una posizione rilassante, semiseduta con gambe piegate e divaricate.

Prestare attenzione all’igiene delle mani per evitare di creare infezioni e alterare il benessere della zona.

Bisogna utilizzare prodotti che rispettano la cute e la sensibilità delle mucose. In commercio esistono prodotti specifici o lubrificanti naturali, ma è sufficiente che l’olio usato sia naturale, senza profumazioni aggiunte come l’olio di oliva, l’olio di mandorle dolci o l’olio di germogli di grano: tutti ricchi di proprietà nutritive, idratanti ed elasticizzanti.

Post-Partum

Nel post-partum l’obiettivo è di recuperare un perineo anatomicamente e funzionalmente normale. A tal fine si sconsiglia in modo assoluto la ginnastica addominale che appare inappropriata finché il perineo non ha recuperato un tono normale. È incongruo, infatti, aumentare le forze che esercitano la spinta, finché non si siano tonificati gli elementi che esercitano la controspinta. Per questo bisogna consigliare alla puerpera una rieducazione perineale e solo in un secondo tempo la ginnastica addominale. 

Quest’ultima risulta comunque assolutamente controindicata quando esistono segni importanti di perdita di tono o incontinenza urinaria dopo il parto. Nel caso avessi questi sintomi, ti potrebbe interessare il nostro articolo sul tema di lassità vaginale post-partum – leggilo qui!

La rieducazione e la riabilitazione si rivolge alle donne che hanno partorito con diverse finalità:

  1. Prevenire e ridurre l’incontinenza urinaria
  2. Prevenire e ridurre l’incontinenza fecale
  3. Mantenere una buona statica pelvica
  4. Garantire una soddisfacente vita sessuale

La riabilitazione viene proposta per la prima volta da Kegel nel 1948. Ancora oggi il suo percorso terapeutico viene considerato fondamentale . 

Si realizza attraverso 3 fasi:

  1. La presa di coscienza
  2. Il rinforzo muscolare (esercizi di chinesiterapia, elettro stimolazione e biofeedback)
  3. L’automatizzazione

La fase preliminare consiste nell’informare la donna e correggere le cattive abitudini messe in atto per prevenire, ridurre o nascondere eventuali problematiche tipo l’incontinenza urinaria.

Attraverso la presa di coscienza si cerca di rendere la paziente consapevole della propria muscolatura pelvica. È la fase più importante, il cuore del trattamento ed è anche la più delicata poiché prevede la presa di coscienza di una zona poco rappresentata a livello corticale.

Gli esercizi proposti si inscrivono in un percorso di benessere generale e la donna recupera un senso di potere verso il proprio corpo, si prende cura di sé e ravviva la sessualità con naturalezza.

Ciò permette alla donna di avere a disposizione strumenti per riscoprirsi, per risentirsi armonizzando i sistemi legati al perineo, dalla minzione, alla defecazione, alla sessualità.

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